La vitamina D è fondamentale per la nostra salute, poiché regola il calcio e il fosforo nel sangue, contribuendo alla salute delle ossa e al funzionamento del sistema immunitario. 

Scopriamo insieme le principali differenze tra vitamina D2 e D3, il loro ruolo nel nostro organismo e quale delle due è più importante.

Le differenze strutturali tra D2 e D3

La differenza principale tra vitamina D2 e D3 risiede nella loro struttura chimica:

Queste differenze strutturali determinano una maggiore attività biologica della vitamina D3 rispetto alla D2.

L'importanza della vitamina D nella prevenzione dei tumori

Uno studio condotto in Germania ha evidenziato che l'assunzione quotidiana di vitamina D riduce fino al 12% le probabilità di insorgenza di vari tipi di tumore. Questo dato rafforza ulteriormente l'importanza di mantenere livelli adeguati di vitamina D nel nostro organismo.

D2 e D3: quale forma è più efficace?

Secondo il National Institutes of Health, la vitamina D3 è più efficace nell'aumentare e mantenere i livelli di vitamina D nel corpo rispetto alla D2. La D3 è considerata maggiormente biologicamente attiva perché viene convertita più facilmente nella forma ormonale-attiva della vitamina D, nota come calcitriolo. 

La D2 viene anch'essa convertita in calcitriolo, ma in modo meno efficiente dal punto di vista dell'assorbimento, del metabolismo e della biodisponibilità.

In sintesi, la vitamina D3 è la formula che permette di ottenere i maggiori benefici della vitamina D e può aiutare nella prevenzione contro i tumori.

La vitamina D nel nostro organismo

Le vitamine D2 e D3 sono entrambe importanti per il nostro corpo e svolgono le stesse funzioni:

Tuttavia, la vitamina D3 è generalmente considerata più importante, in quanto è più facilmente utilizzabile dal nostro organismo e offre una maggiore biodisponibilità.

Ricordiamo che le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici o pubblicazioni su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi.