La Dottoressa Annalisa Giosuè, dell'Unità di Nutrizione, Diabete e Metabolismo dell'Università Federico II, è stata premiata con il Premio Gianni Barba dalla Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) per la migliore ricerca originale nel campo della nutrizione di un ricercatore italiano di età inferiore ai 35 anni.

L'importanza della ricerca: connessioni tra scelte alimentari, salute umana ed ecosostenibilità

La sua ricerca, svolta insieme ad altri ricercatori dell'Università Federico II, dell'Università Vanvitelli e del Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici, ha esaminato le interconnessioni tra scelte alimentari, salute umana ed ecosostenibilità. 

La ricerca ha dimostrato che una dieta scorretta è responsabile di circa la metà dei decessi per malattie cardiovascolari e genera più di un terzo delle emissioni di gas serra nell'atmosfera.

Il modello alimentare proposto dalla ricerca

I ricercatori hanno sviluppato un modello alimentare che consente di minimizzare il rischio cardiovascolare dovuto a comportamenti alimentari impropri senza escludere nessun alimento dalla dieta abituale

Il modello prevede l'inclusione quotidiana di vegetali freschi, cereali integrali e yogurt, quattro volte a settimana legumi e pesce azzurro di piccola taglia, tre volte a settimana uova, formaggi e carni bianche e non più di due volte a settimana carni rosse, cereali raffinati ad alto indice glicemico o patate, mentre salumi, dolci e bevande zuccherate vanno consumate solo occasionalmente.

Risultati del modello alimentare: salute e sostenibilità ambientale

Il modello alimentare non solo assicura un apporto ottimale di nutrienti, vitamine e sali minerali, ma è in grado di ridurre del 48.6% le emissioni di gas serra dovute alle attuali abitudini alimentari della popolazione europea. Questo strumento pratico potrebbe contribuire alla prevenzione delle malattie di cuore e ridurre significativamente l'impatto sul clima delle nostre scelte alimentari.

Le scelte alimentari: un impatto sulla salute umana e sull'ambiente

Le scelte alimentari svolgono un ruolo cruciale nella salute umana e hanno un impatto significativo sull'ambiente. Una dieta equilibrata può prevenire malattie cardiovascolari, che sono la principale causa di morte in Europa e nel mondo, mentre allo stesso tempo contribuire alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, responsabili della crisi climatica attuale.

La dieta SINU e il suo potenziale

Al XLIII Congresso Nazionale della Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) è stata presentata una dieta mirata alla prevenzione del rischio cardiovascolare, con una notevole capacità di ridurre le emissioni di gas serra legate agli attuali consumi europei del 48,6%.

La collaborazione e il Premio Barba

La ricerca, condotta dall'Unità di Ricerca su Nutrizione, Diabete e Metabolismo dell'Università Federico II di Napoli, in collaborazione con ricercatrici indipendenti e di altre istituzioni come il Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici e il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali dell'Università della Campania Luigi Vanvitelli, è stata premiata con il prestigioso Premio Barba per la migliore ricerca scientifica nel campo della nutrizione umana.

Il metodo della ricerca: confronto tra modelli alimentari

Utilizzando dati su consumi alimentari e rischio di malattie cardiovascolari, è stato definito un modello alimentare basato sulle frequenze e quantità ottimali di consumo dei singoli alimenti per la prevenzione cardiovascolare.

Confronto con la dieta abituale europea

Il piano alimentare settimanale è stato confrontato con la dieta abituale della popolazione europea, stimata dalle quantità di alimenti disponibili per il consumo nel triennio 2014-2018 (dati FAO). L'adeguatezza nutrizionale e l'impatto sul clima, in termini di emissioni di gas serra, dei due modelli alimentari sono stati valutati.

I risultati: una dieta equilibrata che previene e riduce l'impatto ambientale

La dieta ottimale per la prevenzione cardiovascolare non esclude alcun alimento, ma ne combina diversi nelle giuste frequenze e quantità, secondo le evidenze scientifiche disponibili.

Consumi alimentari ideali

Esso prevede il consumo di vegetali freschi, cereali integrali e yogurt ogni giorno, legumi e pesce fino a 4 volte a settimana, uova, formaggi e carni bianche non più di 3 volte a settimana, carni rosse, cereali ad alto indice glicemico o patate non più di una volta a settimana, mentre carni processate soltanto occasionalmente.

Benefici per l'ambiente

La dieta per la prevenzione cardiovascolare proposta è in grado di ridurre del 48,6% le emissioni di gas serra rispetto ai consumi europei attuali.

Un cambiamento possibile e necessario

La dieta presentata al Congresso SINU è uno strumento pratico, adatto alla popolazione adulta sana, che può contribuire alla prevenzione delle malattie cardiovascolari e ridurre l'impatto sul clima delle scelte alimentari di ciascun individuo. 

Un cambiamento nelle abitudini alimentari è non solo fattibile, ma essenziale per tutelare la nostra salute e quella del pianeta.