In occasione dell'evento "From Smart Cities to Senseable Cities" ospitato da FNM, il Gruppo Integrato per la Mobilità Sostenibile della Lombardia, Paolo Borzacchiello, scrittore, consulente e imprenditore italiano, ha suggerito che le amministrazioni cittadine dovrebbero utilizzare un approccio empatico e trasparente per incoraggiare i cittadini a modificare le proprie abitudini in materia di cambiamenti climatici.
Borzacchiello ha affermato che "mentre i dati e i numeri possono essere persuasivi, è anche essenziale riconoscere la naturale riluttanza a modificare le abitudini e il cambiamento generale".
Borzacchiello ha spiegato che i cambiamenti epocali che le città vogliono offrire, compresi quelli che hanno un impatto sull'ambiente, non possono essere comunicati solo attraverso i dati, ma devono entrare in gioco un linguaggio che sia "chimicamente adeguato", ovvero un modo di comunicare che stimoli nelle persone la produzione dell'ormone "dell'empatia", l'ossitocina.
L'autore ha evidenziato che la soglia di attenzione delle persone si è ridotta drasticamente a causa dell'utilizzo sempre più massiccio dei social e che questo ha portato ad un distanziamento progressivo tra le persone, soprattutto nelle grandi città, che dovrebbero essere le prime ad abbracciare ai progetti innovativi e il cambiamento.
La comunicazione a distanza, sdoganata dalla pandemia ma rimasta tra le nostre abitudini anche in seguito all'emergenza sanitaria, crea una riduzione degli ormoni dell'empatia. Borzacchiello ha concluso dicendo che serve un linguaggio che aiuti a produrre quelle sostanze chimiche che fanno empatizzare i cittadini con le realtà con le quali non è facile farlo, al fine di produrre un cambiamento nelle abitudini, come nel caso della questione ambientale.