La NASA ha reso noto che, il 14 febbraio 2046, l'asteroide 2023 DW transiterà vicino al nostro pianeta. Questo corpo celeste, con un diametro paragonabile a quello di una piscina olimpionica (50 metri), ha una probabilità su 560 di impattare la Terra. Sebbene non sia grande quanto l'asteroide responsabile dell'estinzione dei dinosauri 65 milioni di anni fa, oggetti spaziali di queste dimensioni possono comunque causare ingenti danni. Ad esempio, nel 2013, un meteorite paragonabile esplose sopra Chelyabinsk, in Russia, ferendo 1.500 persone e danneggiando migliaia di edifici.
Valutazione dei rischi e previsioni sull'asteroide 2023 DW
La NASA stima il pericolo di collisione utilizzando la scala Torino, che va da zero (nessun rischio) a dieci (cataclisma climatico globale minaccioso per l'umanità). Attualmente, l'asteroide è classificato come "uno", ovvero non presenta un pericolo fuori dall'ordinario. Si stima che passerà a 7,5 milioni di chilometri dalla Terra, ma questa distanza potrebbe variare in base alle future osservazioni e ai calcoli della traiettoria dell'asteroide. Inoltre, l'oggetto effettuerà altri nove avvicinamenti tra il 15 febbraio 2047 e il 14 febbraio 2054.
Monitoraggio e difesa dagli asteroidi: la missione DART della NASA
La NASA continua a sorvegliare l'asteroide e comunicherà eventuali aggiornamenti man mano che saranno disponibili ulteriori informazioni. La missione Double Asteroid Redirection Test (DART) della NASA, che ha recentemente fatto collidere un piccolo veicolo spaziale contro l'asteroide Dimorphos per valutare la variazione della velocità orbitale attorno al genitore Didymos, rappresenta il primo test per la difesa planetaria dagli asteroidi. Gli obiettivi della missione prevedevano un'accelerazione dell'orbita di Dimorphos di almeno 73 secondi per considerare l'esperimento riuscito; l'accelerazione effettiva è stata di ben 32 minuti.
Prepararsi a possibili minacce celesti
In sintesi, il sistema solare è un territorio costellato di potenziali pericoli, e la NASA si dedica alla preparazione per affrontare eventuali minacce dallo spazio.