La NASA ha recentemente annunciato di voler sfruttare in modo strategico le risorse presenti sulla Luna. 

Questa decisione rivela una mossa importante nell'ambito della missione Artemis, che prevede non solo il ritorno degli americani sul nostro satellite ma anche un uso inedito ed innovativo delle sue risorse.

Estrazione delle risorse lunari, un ambizioso progetto della NASA

Nel panorama della scoperta spaziale, la Luna si qualifica come una fonte di risorse insostituibili. Inizialmente, la NASA ha pianificato di sfruttare l'ossigeno ed acqua presenti sul territorio lunare. Successivamente, l'attenzione si rivolgerà anche a materiali come ferro e terre rare. I primi scavi del suolo lunare sono attesi per il 2032.

In linea con l'obiettivo di realizzare una base autonoma sulla superficie lunare, il fulcro dell'ambizioso progetto della NASA è creare un ecosistema in grado di fornire agli astronauti tutto ciò di cui necessitano per esplorare e vivere sul satellite.

Passaggi strategici per un futuro extraterrestre

In vista della prossima salita sulla Luna prevista per il 2025, nel quadro della missione Artemis, l'agenzia spaziale statunitense si sta già attivando per comprendere al meglio le risorse lunari. In particolare, l'obiettivo è quello di studiare l'energia, l'acqua e il suolo lunare per attrarre investimenti commerciali, come ha affermato Gerald Sanders, uno scienziato presso il Johnston Space Center della NASA.

Seguendo questa direzione, la NASA punta a creare un impianto di lavorazione pilota sulla Luna entro il 2032. Questo impianto potrebbe essere utilizzato da società di razzi commerciali per ottenere carburante o ossigeno direttamente dal nostro satellite.

Un'enorme occasione commerciale

L'invio di un rover semi-autonomo per il prelievo di campioni di regolite, suolo lunare, previsto già nel 2026, è il primo passo di un progetto che coinvolge anche l'Agenzia spaziale australiana. Come sottolineato da Samuel Webster, assistente alla direzione dell'agenzia australiana, quest'opportunità sarà fondamentale per dimostrare la fattibilità dell'estrazione di ossigeno dal terreno lunare.

"Hai a disposizione un intero pianeta di risorse", ha detto Webster durante la conferenza. "Questo è un passo fondamentale verso la creazione di una presenza umana sostenibile sulla Luna, oltre a sostenere le future missioni su Marte".

L'obiettivo finale di questa ricerca è la creazione di una presenza umana sostenibile sulla Luna, permettendo non solo di vivere e lavorare nello spazio, ma anche di promuovere le future missioni su Marte.

Quest'ambizioso progetto segna un nuovo capitolo nella scoperta spaziale, confermando la Luna come un punto strategico di risorse essenziali, pronte ad essere utilizzate per il progresso dell'esplorazione umana.