Saturno supera Giove 82 a 79, non nel punteggio di una partita di basket, bensì nel conteggio delle lune possedute dai due giganti gassosi. Un'ultima scoperta ha rivelato ben 20 nuove lune intorno a Saturno, confermandolo come il pianeta con il maggior numero di satelliti nel sistema solare.
Un team internazionale guidato da Edward Ashton dell'istituto di astronomia e astrofisica dell’Academia Sinica di Taiwan, ha scoperto altre 62 lune irregolari saturniane, sommandole alle 58 precedentemente note.
La scoperta delle nuove lune e le caratteristiche delle orbite
Utilizzando una tecnica di ricerca per immagini sovrapposte, il team di esperti del settore ha individuato queste nuove lune caratterizzate da orbite grandi, ellittiche e inclinate:
- 17 lune con un'orbita retrograda, ovvero un movimento di rivoluzione attorno al pianeta in senso contrario alla rotazione di Saturno.
- 3 lune con un'orbita prograda, cioè seguono la rotazione del pianeta.
Queste lune hanno un diametro di circa 5 km. Due delle lune con orbita prograda impiegano circa due anni per compiere un’orbita completa attorno al pianeta, mentre per tutte le altre sono necessari ben tre anni.
La scoperta remonta al 2019, ma gli specialisti hanno lavorato per circa quattro anni alla raccolta di dati su queste lune prima di confermarne l'esistenza.
Saturno diventa il re dei satelliti del sistema solare
Con il totale di 145 lune, Saturno supera quindi il precedente record detenuto da Giove con 79 lune. Il pianeta degli anelli diventa così il primo ad avere oltre 100 lune ufficialmente riconosciute.
Concorso per dare un nome alle nuove lune
Le lune sono state scoperte grazie al telescopio Subaru in cima a Mauna Kea alle Hawaii, e un gruppo di osservatori distribuiti tra l’UCLA (l’Università della California), l'Università delle Hawaii e la fondazione di ricerca Carnegie Science.
Scott Sheppard dell’UCLA, a capo del gruppo di osservazione, ha organizzato un concorso online per battezzare cinque dei nuovi satelliti:
- Le proposte dei nomi si svolgeranno tramite Twitter, utilizzando il profilo @SaturnLunacy e l’hashtag #NameSaturnsMoon
- La condizione è che i nomi vengano scelti tra quelli dei giganti della mitologia gallica, norrena e Inuit, evitando nomi già usati dalla cartografia astronomica.
Sheppard spiega che lo studio delle orbite di queste lune può rivelare le loro origini, così come le informazioni sulle condizioni che circondano Saturno al momento della sua formazione.