Un nuovo metodo per la somministrazione di farmaci è stato sviluppato grazie al vaporizzatore molecolare (VM), un apparecchio innovativo che trasforma le molecole farmacologicamente attive dalla fase liquida ad uno stato di gas. Lo strumento, ideato dal fisico Bruno Brandimarte, è stato testato sull'uomo e può essere utilizzato per diverse malattie come quelle cutanee, cerebrali, respiratorie, oncologiche ed immunologiche.

Secondo uno studio internazionale pubblicato su Helyon (Cell Press), il VM non degrada molecole biologiche importanti come gli anticorpi monoclonali, aprendo la strada a nuove terapie per malattie delle vie respiratorie come influenza, COVID-19, polmonite, pertosse e morbillo. La tecnica può anche aiutare i vaccini di seconda generazione che potrebbero essere somministrati direttamente nel tratto respiratorio superiore, limitando la diffusione di virus come lo stesso Covid rispetto agli attuali vaccini in circolazione.

Il tempo di vaporizzazione del VM è di pochi secondi, fondamentale per la terapia inalatoria soprattutto nei più piccoli oltre che negli adulti. Il vapore si comporta da gas in quanto le dimensioni delle micro-gocce sono molto piccole e non c'è condensazione, permettendo di arrivare nelle zone profonde dell'apparato respiratorio (alveoli polmonari). L'erogazione avviene a "pressione positiva", fondamentale per i bambini che non possono controllare volontariamente l'inspirazione.

Il VM può sostituire le vie tradizionali di somministrazione (orale, cutanea, sottocute, intramuscolo, endovena) dei farmaci più vari (antibiotici, antinfiammatori steroidei e non, chemioterapici, vaccini, farmaci biologici) ottenendo maggiore efficacia, omogeneità di distribuzione e velocità d'azione, e con minori effetti collaterali e costi inferiori. La tecnica può anche aiutare nella cura di alcuni tipi di cancro difficili da curare sia per quanto riguarda gli adulti, sia per i bambini tra cui le metastasi cerebrali, il glioblastoma.

"Per molti anni ho insegnato Biofisica applicata alla medicina, e molti colleghi mi ponevano la domanda: come possiamo fare per raggiungere con i farmaci le zone profonde dell'apparato respiratorio mentre gli attuali aerosol si fermano ai bronchi? Grazie alle mie conoscenze di anatomia ultrastrutturale e di fisica molecolare, trovai l'equazione che lega la dimensione delle gocce dei vapore alla frequenza vibratoria che poteva generarle" - ha concluso il Prof. Brandimarte, di Sapienza Università di Roma e ideatore di questo strumento.

Fonte: https://www.tag24.it/553364-vaporizzatore-molecolare-cose/