Il consumo di vino rosso, in particolare in quantità moderate, è stato a lungo associato a benefici per la salute del cuore. Ma quali sono i meccanismi biologici alla base di questi effetti positivi? In questo articolo, si analizzerà lo studio condotto dai ricercatori dell'IRCCS Sacro Cuore di Negrar e dell'Università di Verona, che sta indagando se l'assunzione di vino possa avere effetti benefici sulle ceramidi, particolari lipidi presenti nel sangue che aumentano il rischio di malattie cardiovascolari.
Ceramidi e malattie cardiovascolari
I ceramidi sono acidi grassi presenti nel sangue che influenzano il rischio di malattie cardiovascolari. Alcuni studi hanno dimostrato che i livelli elevati di ceramidi nel sangue sono associati ad un rischio più elevato di malattie coronariche e di eventi cardiaci come l'infarto. Questi lipidi sembrano essere dei veri e propri "facilitatori" nella formazione di placche di aterosclerosi, favorendo la deposizione del colesterolo "cattivo" LDL nella parete delle arterie.
Il ruolo del vino rosso
Molti studi hanno dimostrato che il consumo di vino rosso in quantità moderate può avere effetti positivi sul cuore. In particolare, l'assunzione di vino rosso sembra essere associata ad un minor rischio di malattie coronariche. Tuttavia, i meccanismi biologici alla base di questi effetti non sono ancora del tutto compresi.
Il Dottorato in Medicina Biomolecolare
Per cercare di chiarire i meccanismi di questa protezione cardiovascolare, i ricercatori dell'IRCCS Sacro Cuore di Negrar e dell'Università di Verona hanno avviato un Dottorato di Ricerca in Medicina Biomolecolare. Lo studio coinvolge il dottor Stefano Bonapace, cardiologo, il dottor Gianluigi Lunardi, farmacologo clinico, e il dottor Antonio Conti, direttore del laboratorio di Chimica Clinica.
L'obiettivo dello studio
L'obiettivo dello studio è quello di dimostrare che l'assunzione lieve-moderata di vino può avere effetti benefici sul sistema cardiovascolare agendo sulla riduzione delle ceramidi. Attraverso un'assunzione controllata in modo sperimentale di una certa quantità di vino, i ricercatori intendono verificare se l'effetto benefico del vino sul sistema cardiocircolatorio possa passare anche attraverso la modificazione nel sangue di queste ceramidi.
Il metodo di analisi
Il Dottorato di Ricerca utilizza metodiche di analisi biochimica molto sofisticate disponibili in pochi centri al mondo. Gli studiosi somministreranno una quantità precisa di vino ai soggetti di studio, analizzando poi i loro livelli di ceramidi nel sangue. In questo modo, si potrà stabilire se l'assunzione di vino può effettivamente ridurre i livelli di ceramidi e avere effetti benefici sul cuore.
Conclusioni
In sintesi, il Dottorato di Ricerca in Medicina Biomolecolare presso l'IRCCS Sacro Cuore di Negrar e l'Università di Verona sta indagando se il consumo di vino possa avere effetti benefici sul cuore riducendo i livelli di ceramidi nel sangue. I risultati di questo studio potrebbero fornire una base scientifica alla correlazione tra consumo moderato di vino rosso e minor rischio di malattie cardiovascolari. In questo modo, i ceramidi potrebbero diventare un nuovo "target terapeutico" per la prevenzione e il trattamento di queste malattie.