Il progetto VADUS, condotto da un team di esperti provenienti da diverse istituzioni e aziende, ha sviluppato una metodologia innovativa per la fruizione virtuale 3D di beni culturali non accessibili.
Grazie all'integrazione di tecnologie all'avanguardia, è possibile esplorare in modo immersivo e dettagliato luoghi di interesse storico e artistico rimasti chiusi al pubblico.
Il team dietro VADUS e la tecnologia utilizzata
Il progetto VADUS è frutto della collaborazione tra:
- ENEA
- Università Sapienza di Roma
- Parchi Archeologico del Colosseo e di Ostia Antica
- Museo Pietro Micca e dell'Assedio di Torino del 1706
- TIM
- Next-Ingegneria dei Sistemi (coordinatore)
Il progetto è finanziato dall'Agenzia Spaziale Europea (ESA) e sfrutta tecnologie come il 5G, il cloud computing, servizi satellitari, la fotogrammetria e informazioni multimediali per creare esperienze virtuali 3D di alta qualità.
Le visite virtuali realizzate nel progetto VADUS
Nell'ambito del progetto VADUS, sono state realizzate le visite virtuali di:
- Casa di Diana a Ostia Antica
- Aula Isiaca nel Parco del Colosseo
- Forte ipogeo "Pastiss" nel Museo Pietro Micca di Torino
Durante un evento dedicato al progetto, sarà possibile visitare virtualmente la Casa di Diana tramite un'app appositamente sviluppata da Next-Ingegneria dei Sistemi e disponibile su tablet 5G.
Le scoperte non visibili a occhio nudo
niscono informazioni sulle diverse fasi costruttive e di restauro dell'edificio, oltre a permettere di "ricollocare" virtualmente decorazioni conservate in altri luoghi.
L'esperienza immersiva offerta da VADUS
Valeria Spizzichino, ricercatrice ENEA del Laboratorio di Diagnostica e metrologia, sottolinea che VADUS, che significa "passaggio", offre un'esperienza completamente immersiva ad alta definizione, senza alcun vincolo spaziale e temporale.
I percorsi di visita sono arricchiti da uno storytelling multilivello, con contenuti multimediali di natura archeologica, storica e scientifica, supportati da ricostruzioni o ricreazioni virtuali.
Le competenze e l'offerta di ENEA nel campo della diagnostica e valorizzazione
Il progetto VADUS non è l'unica iniziativa di ENEA nel campo della diagnostica, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico.
ENEA possiede competenze tecnico-scientifiche in ambito di sicurezza, restauro, conservazione, monitoraggio e controllo - anche da remoto - di beni culturali, paesaggistici, archivistici e librari.
Oltre al progetto VADUS, ENEA investe anche in tecnologie innovative per la protezione sismica e sviluppa strumenti tecnologici per conservare e proteggere opere d'arte, soluzioni avanzate per la riduzione della vulnerabilità del territorio e la protezione da eventi naturali, prototipi hi-tech, nano e biotecnologie, sensoristica avanzata, microrganismi e prodotti bio-based.