Due
obiettivi prioritari per trasformare lo stile di vita dei paesi
industrializzati, in modo da ridurre al minimo la pressione umana sulle
risorse - già eccessivamente sfruttate - e sull'inquinamento, sono la
dematerializzazione dell'economia e il cambiamento del modello di
consumo e di gestione della domanda (verso una più autonoma e
sufficiente). Ovvero ridurre, riutilizzare e riciclare .
È il parere dell'Istituto per la politica ambientale europea (IEEP), istituzione che ha recentemente pubblicato un rapporto in cui si chiede un cambiamento delle misure in atto per realizzare un'economia circolare in Europa.
Perché dobbiamo dare priorità al riciclo
Riciclare è importante per diversi motivi. In primo luogo, il riciclaggio consente di risparmiare energia e materie prime. Quando si riciclano le bottiglie in vetro, ad esempio, si può risparmiare fino al 30% dell'energia necessaria per produrre nuove bottiglie. In secondo luogo, il riciclaggio contribuisce a ridurre i rifiuti destinati alle discariche e, di conseguenza, a limitare l'inquinamento. Infine, il riciclaggio può anche essere una fonte di reddito: molti materiali riciclabili, infatti, possono essere venduti a prezzi vantaggiosi.
Purtroppo,
nonostante i suoi numerosi vantaggi, il riciclaggio è ancora poco
diffuso in Italia. Secondo i dati dell'Istituto Superiore per la
Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), infatti, solo il 38% dei
rifiuti domestici viene riciclato. Per aumentare la quota di raccolta
differenziata, è importante sensibilizzare la popolazione sui benefici
del riciclaggio e sulle modalità più corrette per effettuarlo.
L’insostenibilità dell’economia “lineare”
Sostenere l’economia “lineare” significa produrre, utilizzare e gettare. Questo è insostenibile. Questo modello di sviluppo sta mettendo a dura prova il nostro Pianeta: basti pensare che ogni anno vengono prodotti 300 milioni di tonnellate di rifiuti plastici, di cui solo il 10% viene riciclato.
È chiaro che questo modello non può andare avanti in maniera sostenibile: è necessario quindi puntare su un’economia circolare, che prevede la riduzione dei rifiuti e il loro riutilizzo o riciclo.
L’Italia è al settimo posto nella classifica europea per riciclo dei rifiuti, ma possiamo fare molto di più: dobbiamo puntare sulla riduzione dei rifiuti, sul riutilizzo e sul riciclo. Per farlo, possiamo avvalerci delle tecnologie più innovative, come quelle digitali, che possono aiutarci a migliorare i processi di produzione e consumo.
Produciamo, consumiamo e buttiamo via troppe cose, in modo indiscriminato. Gli effetti sono evidenti: si sta esaurendo il pianeta e si sta avvelenando l’ambiente. Per questo dobbiamo cambiare rotta e puntare sull’economia “circolare”.
In pratica, l’economia circolare è un sistema in cui i materiali vengono riutilizzati, riciclati e rigenerati all’infinito. Si tratta di un modello alternativo all’attuale economia “lineare”, basata sul principio “prendere-fare-gettare”, che produce enormi quantità di rifiuti e inquina l’ambiente.
Economia “circolare”, un’alternativa possibile
L’economia circolare è un modello di sviluppo sostenibile che punta a ridurre l’impatto ambientale negativo e a valorizzare le risorse naturali. Si tratta di un approccio olistico all’economia, che considera i flussi di materia e di energia all’interno dei sistemi naturali e artificiali. L’obiettivo è quello di progettare e gestire i sistemi in modo da minimizzare l’uso di risorse e il rilascio di sostanze inquinanti, consentendo al contempo il mantenimento o il miglioramento delle prestazioni.
L’economia circolare si basa su tre principi fondamentali:
- Riduzione dell’uso delle risorse: progettare e utilizzare prodotti e servizi in modo da ridurre l’uso di risorse naturali e la generazione di rifiuti.
- Valorizzazione delle risorse: estrarre il massimo valore possibile dalle risorse naturali e recuperare e riciclare i materiali per evitare lo spreco di risorse preziose.
- Miglioramento delle prestazioni: progettare e gestire i sistemi in modo da migliorare le prestazioni ambientali, sociali ed economiche.
L’economia circolare rappresenta un’alternativa possibile all’attuale modello di sviluppo “lineare”, basato sull’estrazione di risorse naturali, la produzione di beni e servizi, il consumo e lo smaltimento dei rifiuti. Questo modello è insostenibile a lungo termine, poiché non tiene conto del fatto che le risorse naturali sono limitate e che i rifiuti inquinano l’ambiente.
Inoltre, l’economia circolare può offrire numerosi vantaggi economici, quali la creazione di nuovi posti di lavoro, la riduzione dei costi di produzione e il miglioramento della competitività delle imprese. Può inoltre contribuire a ridurre le emissioni di gas a effetto serra e a mitigare i cambiamenti climatici.
Ri-utilizzo: cosa è e come funziona
Il ri-utilizzo è un'attività che consiste nell'utilizzare nuovamente un oggetto, un materiale o una sostanza dopo che è stato già utilizzato. Può essere fatto per scopi diversi, come la riduzione dei rifiuti, il risparmio di denaro o l'aumento dell'efficienza. Ri-utilizzare qualcosa significa generalmente dargli un nuovo scopo o usarlo in modo diverso da come era stato originariamente previsto.
Ci sono diversi modi per ri-utilizzare gli oggetti. Alcuni oggetti possono essere utilizzati più volte prima di essere considerati troppo vecchi o danneggiati per il ri-utilizzo. Altri oggetti possono essere trasformati in qualcos'altro, come il riciclaggio. Infine, alcuni oggetti possono essere donati a persone o organizzazioni che li useranno in modo diverso da come li useresti tu.
Ri-utilizzare gli oggetti può avere molti benefici. Può aiutare a ridurre i rifiuti, poiché meno oggetti devono essere gettati via. Inoltre, può essere più economico ri-utilizzare qualcosa piuttosto che comprarne uno nuovo. Infine, il ri-utilizzo può essere più efficiente dal punto di vista energetico, poiché meno energia è necessaria per produrre un oggetto già esistente.
Ci sono alcune cose da considerare quando si decide se ri-utilizzare un oggetto. In primo luogo, bisogna assicurarsi che l'oggetto sia ancora in buone condizioni e che non sia danneggiato. In secondo luogo, bisogna essere sicuri di sapere come ri-utilizzare l'oggetto in modo sicuro ed efficace. Infine, bisogna essere sicuri di avere il tempo e l'energia necessari per il ri-utilizzo dell'oggetto.
Riduzione: cosa è e come funziona
La riduzione è uno strumento di cui si parla spesso quando si tratta di risparmiare sulla bolletta della luce. Vediamo insieme cos'è e come funziona.
Innanzitutto, la riduzione è uno sconto che viene applicato sulla bolletta della luce da parte del fornitore di energia elettrica. Questo sconto può essere applicato in base a diversi criteri: per esempio, se si è clienti di una determinata compagnia telefonica o se si è titolari di un contratto di fornitura di energia elettrica con una determinata potenza.
In secondo luogo, la riduzione può essere applicata anche in base all'uso che si fa dell'energia elettrica. Ad esempio, se si utilizza l'energia elettrica per riscaldare l'acqua, si può ottenere uno sconto sulla bolletta.
Infine, la riduzione può essere applicata anche in base al numero di persone che vivono nella stessa abitazione. Ad esempio, se si vive in una famiglia di quattro persone, si può ottenere uno sconto sulla bolletta.
Per ottenere la riduzione sulla bolletta della luce, è necessario fare richiesta al proprio fornitore di energia elettrica. La richiesta può essere fatta online o tramite il servizio clienti della propria compagnia telefonica.
Una volta ottenuta la riduzione, è possibile utilizzarla in diversi modi: per esempio, si può utilizzare per pagare meno la bolletta della luce, oppure si può utilizzare per ottenere uno sconto sull'acquisto di altri prodotti o servizi.
Riciclaggio: cosa è e come funziona
Il riciclaggio è un processo attraverso il quale materiali o sostanze vengono trasformati in nuovi prodotti. Questo processo può essere applicato a molti tipi di rifiuti, come ad esempio carta, vetro, plastica e metallo. Il riciclaggio permette di ridurre l’impatto ambientale negativo causato dallo smaltimento dei rifiuti, poiché consente di reutilizzare i materiali invece di doverli smaltire. Inoltre, il riciclaggio può anche contribuire ad alleviare la pressione sulle risorse naturali, come le foreste, riducendo al contempo la quantità di energia necessaria per produrre nuovi materiali.
Il processo di riciclaggio inizia con la raccolta dei materiali da parte di imprese specializzate o enti pubblici. I materiali vengono quindi portati in un centro di riciclaggio dove vengono separati in base al tipo di materiale. Dopo la separazione, i materiali vengono trasformati in nuovi prodotti utilizzando diversi processi, come la fusione, la macinazione o la estrazione.
I materiali riciclati possono essere utilizzati per produrre nuovi prodotti o per altri scopi, come ad esempio la generazione di energia. Molti materiali riciclati, come la carta e il vetro, possono essere utilizzati più volte prima di essere smaltiti. Altri materiali, come la plastica, possono essere riciclati solo una o due volte prima di essere destinati allo smaltimento.
Il riciclaggio può essere un processo complesso e costoso, ma può offrire numerosi benefici sia per l’ambiente che per l’economia. I materiali riciclati possono essere utilizzati per produrre nuovi prodotti, il che significa che meno materie prime devono essere estratte dalla Terra. Inoltre, il riciclaggio può contribuire a ridurre i costi legati allo smaltimento dei rifiuti e alla gestione dei rifiuti solidi.
Obiettivi da raggiungere
L'obiettivo generale dell'economia circolare è ottenere processi produttivi che consumino poca energia e non generino rifiuti o immondizia che incidono sulla società e sull'ambiente .
Le sfide ambientali e sociali presentate dal cambiamento climatico e dal riscaldamento globale richiedono una risposta efficace su più fronti.
- Eco-concezione: considera gli impatti ambientali durante tutto il ciclo di vita di un prodotto e li integra sin dalla sua concezione.
- Ecologia industriale e territoriale : istituzione di una modalità di organizzazione industriale nello stesso territorio caratterizzata da una gestione ottimizzata degli stock e dei flussi di materiali, energia e servizi.
- L'economia della “funzionalità”: privilegiare l'uso rispetto al possesso, la vendita di un servizio rispetto a un bene.
- Il secondo utilizzo: reintrodurre nel circuito economico quei prodotti che non corrispondono più ai bisogni iniziali dei consumatori.
- Riuso: riutilizza determinati rifiuti o parti di essi, che possono ancora funzionare per la produzione di nuovi prodotti.
- Riparazione: trova una seconda vita per i prodotti danneggiati.
- Riciclaggio : sfruttare i materiali che si trovano nei rifiuti .Valorizzazione: sfruttare i rifiuti che non possono essere riciclati per produrre energia .
Per raggiungere questi obiettivi, dobbiamo agire in quattro ambiti chiave: efficienza, equità, stabilità e crescita.
Efficienza
Dobbiamo produrre più con meno, utilizzando le risorse in modo più efficiente. Ciò significa disegnare e realizzare prodotti e servizi che possano essere facilmente riparati, aggiornati o riciclati, riducendo così i rifiuti e le emissioni inquinanti.
Equità
L'economia circolare deve essere accessibile a tutti, in modo da ridurre le disparità sociali ed economiche. Dobbiamo favorire l'inclusione di tutti nella progettazione, nella produzione e nella gestione dei sistemi, in modo che tutti possano beneficiare delle opportunità offerte dalla transizione.
Stabilità
Dobbiamo rendere i nostri sistemi più resistenti alle crisi, in modo da renderli più resilienti alle perturbazioni e alle interruzioni. Ciò significa costruire sistemi alimentari, energetico, sanitario, economico e sociale che siano diversificati, flessibili e in grado di adattarsi alle mutevoli condizioni ambientali e sociali.
Crescita
Dobbiamo creare nuove opportunità di lavoro e di business, favorendo la crescita economica sostenibile. Ciò significa investire nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie e modelli di business che sfruttino al meglio le risorse disponibili, generando nuovi posti di lavoro e valore economico.
Possiamo concludere che il bene per il nostro pianeta e per noi essere umani è ri-utilizzare, ridurre e riciclare. Ri-utilizziamo i materiali di cui abbiamo già bisogno invece di comprarne di nuovi, riduciamo il consumo di energia e di altri recursi naturali e ricicliamo i materiali in modo che possano essere riutilizzati ancora e ancora.
Siamo tutti responsabili della nostra impronta sull'ambiente e dobbiamo fare la nostra parte per ridurla al minimo.
Iniziare a pensare all'ambiente non significa necessariamente cambiare radicalmente il proprio stile di vita: bastano piccoli gesti quotidiani, come evitare di lasciare l'acqua del rubinetto aperta inutilmente o di usare l'auto se si può fare a meno.
Anche se sembrano cose banali, se tutti facessimo la nostra parte contribuiremmo a migliorare sensibilmente la situazione. Perché l'ambiente è un bene prezioso che va tutelato, per noi e per le future generazioni. Per questo è il momento di agire per rendere il mondo un posto migliore, insieme.
Insieme possiamo fare la differenza.