Una nuova ondata di licenziamenti che sta colpendo migliaia di lavoratori. Dopo l'eliminazione di oltre 260.000 posti di lavoro lo scorso anno, colossi come Google ed eBay hanno annunciato nuovi tagli. Ma cosa sta realmente accadendo nell'industria tech, e quali prospettive ci attendono?
Una Serie di Tagli Inaspettati
Grandi nomi dell'industria tecnologica stanno affrontando una serie di riduzioni del personale. Google, simbolo dell'innovazione, ha comunicato l'intenzione di investire "responsabilmente nelle principali priorità dell'azienda e nelle significative opportunità future", il che si traduce nella cessazione di diversi ruoli a livello globale. Anche eBay ha confermato l'intenzione di ridurre circa 1.000 posti di lavoro, corrispondenti a pressappoco il 9% dei propri dipendenti a tempo pieno.
Discord, la piattaforma di messaggistica istantanea, ha rivelato di aver licenziato il 17% dei propri lavoratori, mentre TikTok sta tagliando alcune decine di posti in USA, Asia ed Europa, sebbene stia contestualmente aprendo 150 nuove posizioni. E ancora, Twitch, un servizio di live-streaming di videogiochi di proprietà di Amazon, ha annunciato 500 riduzioni di personale all'inizio del mese.
I Motivi dietro i Tagli
Secondo Peter Cappelli, professore di management alla Wharton School dell'Università della Pennsylvania, queste decisioni sono guidate più dalle pressioni degli investitori che da una reale eccessiva dotazione di personale. Durante il periodo pandemico, le aziende tech hanno sperimentato un boom di domanda per il lavoro remoto, lo shopping online e altri servizi digitali, ma parte di questo trend si è invertito nel dopopandemia, portando a un'eccessiva capacità produttiva.
John Van Reenen, economista e professore alla London School of Economics, evidenzia l'inizio dell'anno difficile a causa del sovradimensionamento del personale nel periodo post-pandemico. Tuttavia, le alte valutazioni di questi colossi tech suggeriscono che i mercati prevedono ancora forti prospettive di crescita per il futuro.
Guardando al Futuro
Mentre gennaio del scorso anno registrava quasi 90.000 licenziamenti nel tech, gennaio di quest'anno sembra essere più mite con oltre 13.000 licenziamenti. Cappelli suggerisce che, nonostante la razionalizzazione corrente, il settore non stia affrontando un cambiamento obsoleto nelle competenze, ma piuttosto una risposta alle metriche immediate che attirano gli analisti del settore.
La situazione però sta generando "caos nel luogo di lavoro", come riportato da Stephen McMurtry della Alphabet Workers' Union, che sottolinea una crescente ansia e carico di lavoro per i dipendenti, impegnati a indovinare quale sarà il prossimo team a sparire.
Riflessioni Conclusive
Quest'onda di licenziamenti nel mondo tech richiede una riflessione approfondita sui modelli di business attuali e sulle strategie di gestione delle risorse umane. Solo il tempo potrà dirci se il trend di quest'anno sarà meno grave rispetto al precedente e quali saranno le strategie che le aziende adotteranno per stabilizzare la loro forza lavoro. Nel frattempo, un'industria in continua evoluzione dimostra ancora una volta di essere soggetta alla volatilità dei mercati e alle rapide trasformazioni tecnologiche.