L'obesità infantile è una preoccupante realtà che sta assumendo proporzioni sempre più allarmanti, coinvolgendo genitori, educatori e professionisti della salute, i quali si trovano a fronteggiare un impatto negativo sulla salute e sul benessere dei bambini e degli adolescenti. 

La complessità di questa sfida, che richiede il coinvolgimento di numerosi attori sociali e istituzionali, genera frustrazione per la mancanza di progressi significativi.

Anche in Europa rappresenta una grave preoccupazione per la salute pubblica, con dati allarmanti che mostrano circa un terzo dei bambini in età scolare in sovrappeso o obesi. Questo articolo esamina le cause, le implicazioni e le possibili soluzioni per affrontare questa crescente epidemia.

L'allarme dell'OMS: Europa in prima linea

Secondo l'European Regional Obesity Report 2022 dell'OMS, circa un terzo dei bambini in età scolare nella regione convive con l'obesità o il sovrappeso e questo numero è destinato ad aumentare ulteriormente. L'Italia è ai vertici delle classifiche con la percentuale più elevata di bimbi in sovrappeso od obesi nella classe di età 5-9 anni (42%) e nella classe di età 10-19 anni (34,2%).

A livello globale, si stima che circa 50 milioni di ragazze e 74 milioni di ragazzi di età compresa tra 5 e 19 anni siano obesi, aumentando il rischio di:

L'Italia rispecchia l'allarmante tendenza globale, con un terzo dei bambini italiani nella fascia d'età 6-9 anni obeso o in sovrappeso, per un totale di circa 100mila bambini.

L'impegno politico: la Dichiarazione di Zagabria

In risposta alla crescente epidemia di obesità infantile, i coniugi di 16 leader europei e capi di stato si sono riuniti a Zagabria per lanciare la prima rete di coniugi di leader europei sulla prevenzione dell'obesità infantile nella Regione Europea dell'OMS. Al termine del vertice è stata adottata all'unanimità la Dichiarazione di Zagabria, esponendo il loro impegno politico per affrontare l'obesità infantile nei loro paesi e sollecitando altri paesi a fare lo stesso.

Tendenze preoccupanti e costi economici

Sulla base delle tendenze attuali, il World Obesity Atlas 2023 della World Obesity Federation prevede che tra il 2020 e il 2035 ci saranno un aumento del 61% del numero di ragazzi e del 75% del numero di ragazze che vivono con l'obesità nella regione europea dell'OMS

Si stima che un totale di 17 milioni di ragazzi e 11 milioni di ragazze di età compresa tra 5 e 19 anni vivrà con l'obesità nella regione nel 2035. Per allora, si prevede che il sovrappeso e l'obesità in tutte le fasce d'età costeranno alla regione 800 miliardi di dollari all'anno.

Tre azioni specifiche per combattere l'obesità infantile

L'OMS/Europa ha individuato tre azioni specifiche per contrastare le proiezioni attuali e aiutare a prevenire il peggioramento dell'epidemia di obesità infantile:

  1. Enfatizzare la prevenzione: gli sforzi devono iniziare presto, fin dalla gravidanza e dalla prima infanzia.
  2. Regolamentare l'industria alimentare e delle bevande: politiche come l'imposizione di una tassa sulle bevande zuccherate, l'etichettatura chiara sulla parte anteriore della confezione e la limitazione della commercializzazione di cibi malsani ai bambini sono tra le più efficaci.
  3. Promuovere l'attività fisica: attraverso una migliore progettazione urbana e politiche di trasporto, l'inclusione dell'attività fisica nel curriculum scolastico e nelle attività extrascolastiche e messaggi chiari per supportare stili di vita attivi durante tutto il corso della vita.

Il direttore regionale dell'OMS per l'Europa, il dott. Hans Henri P. Kluge, ha sottolineato l'importanza dell'impegno politico per affrontare l'obesità infantile: "Come società e paesi, finora non siamo riusciti a invertire i crescenti tassi di obesità infantile... è per questo che l'OMS/Europa è qui in Croazia, su invito della dott.ssa Milanović, moglie del presidente, per galvanizzare il sostegno politico a questo vero insidioso problema di salute pubblica prima che diventi ancora più difficile da affrontare."

Un'appello collettivo per un futuro più sano

Implementare le azioni proposte dall'OMS ed esercitare una maggiore responsabilità nell'educazione alimentare e nell'esercizio fisico potrebbero contribuire significativamente a combattere l'epidemia di obesità infantile e a promuovere un futuro più sano per i bambini d'Europa.

Secondo i nostri esperti il problema dell'obesità infantile mette in luce la responsabilità collettiva di governi, industrie alimentari, scuole, comunità e famiglie nel creare un ambiente salutare e favorevole per i più giovani, sostenendoli nell'adottare stili di vita sani che permettano di contrastare efficacemente l'epidemia del sovrappeso e dell'obesità. 

È così che insieme, attraverso la consapevolezza e l'azione congiunta, possiamo evitare che l'obesità infantile diventi un fardello ancora più pesante per le future generazioni. Prosegui nella lettura per scoprire di più su questo tema e sulle possibili soluzioni per un mondo più sano e promettente per i nostri bambini.