Una volta ancora, Elon Musk ha fatto scalpore con le sue azioni, tuttavia in questo caso si trova al centro di una causa legale da 258 miliardi di dollari legata alle turbolenze nel mercato delle criptovalute. Invece dei soliti meme per promuovere il valore del Dogecoin, il CEO di Twitter ha rimpiazzato l'usuale logo dell'uccello blu con il meme del cane Shiba Inu, simbolo della criptovaluta stessa.
Parallelamente, Musk ha condiviso un'immagine rappresentante il Doge alla guida di un'auto mentre viene fermato da un agente di polizia che gli chiede di mostrare un documento d'identità. In seguito a questo, il prezzo del Dogecoin è aumentato del 30%, passando da 7,7 centesimi a 10,2 centesimi. "Doge" è diventato un trend anche su Twitter.
Tuttavia, questa vicenda cela una storia più intricata. Musk e Dogecoin condividono un passato controverso, attualmente al centro di una controversia legale da 258 miliardi di dollari. Gli investitori accusano Musk di aver fatto salire il prezzo del Dogecoin di più del 36.000% nell'arco di due anni, per poi lasciarlo precipitare. La crescita della criptovaluta è stata attribuita a una campagna di meme su Twitter, seguita poi dal nulla e dal conseguente crollo del valore, che, nonostante il cambio di logo, rimane molto inferiore rispetto ai livelli toccati nel 2021.
Il cambio di logo è avvenuto pochi giorni dopo che Twitter ha apportato modifiche al suo sistema di verifica degli account. Alcuni profili con la cosiddetta "spunta blu" sono stati declassati; il caso del New York Times è uno dei più noti. Altre spunte blu sono state mantenute con un avviso che indica account con abbonamento Blue o verificati.