World Password Day: l'importanza di proteggere i nostri dati digitali
Impostare una password semplice come "nomedelfidanzato1234" non è una buona idea.
Nel 2013 è stato creato il World Password Day per sensibilizzare le persone sull'importanza di impostare password complesse che proteggano la nostra vita digitale sempre più presente.
Ogni primo giovedì di maggio si coglie l'occasione per ricordare a tutti il valore di una chiave digitale che deve essere paragonata a quella della porta di casa.
I nostri dati: un patrimonio digitale da proteggere
I nostri dati rappresentano ormai il nostro patrimonio digitale, prezioso tanto quanto gioielli e moneta liquida. Tuttavia, le persone consapevoli sono ancora poche, come dimostra il fatto che nel 2022 la password più utilizzata dagli italiani è stata "123456", seguita da "123456789", "password" e "ciaociao".
Come creare una password sicura: consigli e errori da evitare
La sicurezza dei nostri account e dati personali online dipende in gran parte dalle password che utilizziamo.
Una password forte può fare la differenza tra proteggere i nostri dati e diventare vittime di attacchi informatici. In questo articolo, vi forniremo consigli utili e metteremo in evidenza gli errori più comuni da evitare nella creazione di password sicure.
Perché è importante avere una password sicura?
Le password deboli o facilmente indovinabili mettono a rischio i nostri dati sensibili e le informazioni personali. Gli hacker utilizzano diverse tecniche per violare gli account e rubare dati, tra cui il cosiddetto "brute force attack", in cui provano una vasta gamma di combinazioni fino a indovinare la password corretta. Ecco perché è fondamentale creare password complesse e difficili da decifrare.
Ecco cosa si può fare (e quali errori evitare) per creare una password a prova di malintenzionati
1. Evitare parole comuni o sequenze numeriche facili da indovinare
Il primo passo per creare una password sicura è evitare l'uso di parole comuni o sequenze numeriche facilmente indovinabili, come "password", "123456" o il proprio nome. Queste opzioni offrono poca protezione contro i tentativi di accesso non autorizzato.
2. Utilizzare una combinazione di lettere maiuscole e minuscole, numeri e simboli
Per rendere la password più complessa e resistente agli attacchi, è consigliabile utilizzare una combinazione di lettere maiuscole e minuscole, numeri e simboli. Ad esempio, invece di utilizzare "pinocchio", si potrebbe utilizzare "PiN0cch!0#" per aumentare notevolmente la sicurezza della password.
3. Non utilizzare la stessa password per diversi account
Uno degli errori più comuni è l'utilizzo della stessa password per diversi account. Questo comporta il rischio che, se un account dovesse essere compromesso, anche gli altri account protetti dalla stessa password sarebbero a rischio. Pertanto, è importante utilizzare password uniche per ogni account.
4. Cambiare regolarmente la password
Anche se si ha una password sicura, è buona pratica cambiarla regolarmente, ad esempio ogni 3-6 mesi. Ciò riduce le possibilità che gli hacker violino l'account, anche se riescono a ottenere la password corrente.
5. Utilizzare un gestore di password sicuro per memorizzare le proprie password in modo criptato
Ricordare numerose password complesse può essere difficile. Un gestore di password sicuro permette di memorizzare tutte le password in modo criptato, facilitando la gestione delle credenziali d'accesso senza compromettere la sicurezza.
La sicurezza online: un impegno di tutti
Proteggere i nostri dati digitali è fondamentale per la nostra sicurezza online. Ricordiamoci sempre di utilizzare password complesse e di proteggere il nostro patrimonio digitale come faremmo con i nostri beni più preziosi.
Il World Password Day è un'occasione importante per ricordarci dell'importanza di proteggere i nostri dati digitali.
Seguendo i consigli e gli errori da evitare elencati in questo articolo, possiamo contribuire a rendere il web un luogo più sicuro per tutti, migliorando la protezione del nostro patrimonio digitale e dei nostri dati personali.
