Gli abbonati a Twitter Blue hanno ora accesso a una nuova funzione che consente di pubblicare tweet fino a 10.000 caratteri e di utilizzare la formattazione del testo in grassetto e corsivo. Questo aggiornamento segue l'introduzione, lo scorso febbraio, di tweet di 4.000 caratteri, esclusivi per gli abbonati a Twitter Blue.
Twitter intende rendere il pacchetto Blue più attraente per gli utenti, incoraggiandoli così ad acquistarlo non solo per l'ambita spunta blu, ma anche per l'ampia selezione di funzionalità. Questo aggiornamento può essere interpretato anche come una "stilettata" a Substack, una piattaforma di newsletter che ha recentemente presentato il feed Notes simile a Twitter.
Resta da stabilire quanti utenti sfrutteranno il nuovo abbonamento a Twitter Blue e le funzioni aggiuntive. In ogni caso, Twitter si prepara a competere con le newsletter dotandosi di una risorsa aggiuntiva.
L'opposizione di Elon Musk a Substack
La piattaforma ha subito piccole modifiche, introducendo la possibilità per gli utenti di formattare i propri tweet in grassetto o corsivo. Sono stati inseriti due pulsanti aggiuntivi accanto a quelli già esistenti per la composizione di un tweet. Queste funzioni sono attualmente in fase di test e dovrebbero essere accessibili al pubblico a breve.
Gli abbonati a Twitter Blue, che pagano una quota annuale di circa 100 euro, beneficeranno degli aggiornamenti più importanti. Tra questi, il badge blu di verifica, la priorità nelle ricerche, la possibilità di caricare video più lunghi a risoluzione 1080, la possibilità di rivedere i tweet fino a 5 volte entro 30 minuti dalla pubblicazione e la possibilità di comporre tweet fino a 10 mila caratteri.
La decisione di Elon Musk è stata guidata principalmente da due obiettivi: attirare i creatori di contenuti sulla sua piattaforma e competere con le newsletter esistenti.
Negli Stati Uniti, le newsletter sono diventate un'iniziativa commerciale vantaggiosa sia per gli scrittori che per gli editori, in particolare per Substack. L'azienda ha recentemente lanciato Notes, una funzione simile a Twitter, che ha causato uno scontro con Twitter.
Twitter ha bloccato i link a Substack e ha limitato le risposte e i retweet dei tweet con link a Substack. Matt Taibbi, che all'epoca dei file su Twitter aveva una relazione con Musk, ha dichiarato la sua intenzione di passare a Notes. Musk ha poi accusato falsamente Taibbi di essere un dipendente di Substack e ha dichiarato che Substack stava cercando di "scaricare un'enorme porzione del database di Twitter per avviare il proprio clone di Twitter".
Questa accusa è stata smentita, ma la faida sembra essere solo all'inizio.