Il pesce è un alimento nutriente e ricco di benefici per la nostra salute. Tuttavia, è anche uno dei prodotti alimentari più facilmente deperibili e, se non consumato fresco, può causare intossicazione alimentare. A tal proposito, è importante conoscere le regole per riconoscere il pesce fresco e seguire alcuni semplici consigli per assicurarci di portare a tavola un prodotto sano e sicuro.
Odore, aspetto e consistenza: indizi preziosi per valutare la freschezza del pesce
- Odore: Il pesce fresco ha un odore leggero e gradevole, simile a quello del mare. Se l'odore risulta sgradevole, forte o ammoniacale, è probabile che il pesce non sia fresco e sia in stato di decomposizione.
- Aspetto: Gli occhi del pesce devono essere lucidi, pieni e leggermente protuberanti. Occhi infossati, opachi o con la pupilla velata sono segni di un pesce poco fresco o decongelato.
- Consistenza: La carne del pesce deve essere soda e elastica. Se premendo sulla carne con un dito questa non torna alla sua forma originale, si tratta di un pesce non fresco.
- Pelle e squame: La pelle del pesce deve essere umida, lucida e aderente alla carne, mentre le squame devono essere ben attaccate ed essere facilmente staccabili solo con una certa pressione.
- Branchie: Le branchie del pesce devono avere un colore rosso vivo, denso e brillante, senza muco o macchie scure.
La targhetta di tracciabilità: un'informazione fondamentale per una scelta consapevole
Il pescivendolo è tenuto a esporre la targhetta di tracciabilità del pesce, che contiene informazioni dettagliate sul prodotto, come la data di pesca, la provenienza, la lavorazione e se si tratta di un prodotto d'allevamento o di pesca selvaggia. È importante leggere attentamente la targhetta per verificare la freschezza e la qualità del pesce acquistato.
L'importanza della surgelazione controllata e dell'abbattimento
Durante le festività o in presenza di aumento della domanda di pesce, è possibile che alcuni commercianti non rispettino le regole di conservazione e vendita di pesce fresco, aumentando il rischio di intossicazione alimentare. In questi casi, può essere preferibile optare per pesce surgelato, purché questo sia stato sottoposto ad un processo di surgelazione controllata e ad un'abbattimento per 24 ore a una temperatura di -20° C. Queste precauzioni garantiscono la conservazione delle proprietà organolettiche e nutrizionali del pesce, allo stesso tempo riducendo significativamente il rischio di contaminazione batterica.
I rischi di un pesce non fresco: infezioni e conseguenze sulla salute
Il consumo di pesce non fresco può comportare infezioni gravi come la Salmonella, l'Epatite virale e l'Escherichia Coli, che possono portare a complicazioni serie e, in casi estremi, addirittura mortali. Per questo motivo, è fondamentale prestare la massima attenzione alla scelta del pesce e non acquistarlo se si nutrono dubbi sulla sua freschezza.
Quindi, è importante imparare a riconoscere il pesce fresco e prestare attenzione agli indizi forniti dall'odore, dall'aspetto e dalla consistenza, verificare la targhetta di tracciabilità e, quando possibile, optare per pesce surgelato di alta qualità. Seguendo questi consigli, sarà possibile godere dei benefici del pesce, garantendo al contempo la sicurezza alimentare per noi stessi e per i nostri cari.