Le missioni spaziali Orion, Kepler e TESS sono alla ricerca di nuovi mondi.

La sonda spaziale Orion è stata lanciata nel 2014 e ha raggiunto la sua orbita attorno al Sole. La sonda spaziale Kepler è stata lanciata nel 2009 e ha raggiunto la sua orbita attorno al Sole. La sonda spaziale TESS è stata lanciata nel 2018 e ha raggiunto la sua orbita attorno al Sole.

Orion è una sonda spaziale che esplora i pianeti del Sistema Solare. La sonda è stata lanciata nel 2014 e ha raggiunto la sua orbita attorno al Sole. Orion è progettata per essere la prima sonda spaziale equipaggiata per il volo umano fuori dall'orbita terrestre bassa. La sonda è anche equipaggiata per eseguire un atterraggio morbido sulla superficie di un pianeta. Orion è dotata di una capsula di lancio e di un paracadute di sicurezza. La capsula di lancio è dotata di un motore a razzo che può essere utilizzato per il lancio della sonda spaziale. La sonda spaziale Orion è anche dotata di un sistema di propulsione a ioni che può essere utilizzato per la manovra intorno ai pianeti.

Kepler è una sonda spaziale che cerca di individuare i pianeti simili alla Terra. La sonda è stata lanciata nel 2009 e ha raggiunto la sua orbita attorno al Sole. Kepler è in grado di misurare le variazioni di luminosità di una stella. Queste variazioni di luminosità possono indicare la presenza di un pianeta che orbita attorno alla stella. Kepler è anche in grado di determinare la dimensione e la massa di un pianeta.

TESS è una sonda spaziale che sta cercando di individuare i pianeti simili alla Terra. La sonda è stata lanciata nel 2018 e ha raggiunto la sua orbita attorno al Sole. TESS è in grado di eseguire un monitoraggio continuo di migliaia di stelle per lunghi periodi di tempo. TESS è anche in grado di determinare la dimensione e la massa di un pianeta.

I nuovi mondi sono stati trovati grazie a una collaborazione internazionale

I nuovi mondi sono stati trovati grazie a una collaborazione internazionale tra il Telescopio Spaziale Orion, il telescopio spaziale Kepler della NASA e il Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS) della NASA.

I ricercatori italiani coinvolti nello studio sono:

Il team internazionale di astronomi ha identificato i pianeti utilizzando il metodo delle "traslazioni", osservando come i pianeti si muovono rispetto alle stelle su cui orbitano. Questo metodo è stato sviluppato negli ultimi anni grazie all'utilizzo di strumenti sofisticati come il Very Large Telescope (VLT) dell'ESO in Cile e il Keck Telescope in Hawaii.

I nuovi mondi sono stati trovati grazie a una collaborazione internazionale tra il Telescopio Spaziale Orion, il telescopio spaziale Kepler della NASA e il Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS) della NASA.

I ricercatori italiani coinvolti nello studio sono: Stefano Cristiani dell'INAF - Osservatorio Astronomico di Trieste, Giovanni Bruno dell'INAF - Osservatorio Astronomico di Capodimonte, Nicola Ciardi dell'INAF - Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica di Bologna, Michele Tognelli dell'Università di Pisa e Andrea Rossi dell'INAF - Osservatorio Astronomico di Padova.

Il team internazionale di astronomi ha identificato i pianeti utilizzando il metodo delle "traslazioni", osservando come i pianeti si muovono rispetto alle stelle su cui orbitano. Questo metodo è stato sviluppato negli ultimi anni grazie all'utilizzo di strumenti sofisticati come il Very Large Telescope (VLT) dell'ESO in Cile e il Keck Telescope in Hawaii.

I pianeti scoperti da Orion, Kepler e TESS

I pianeti scoperti da Orion, Kepler e TESS

I pianeti scoperti da Orion, Kepler e TESS sono stati recentemente annunciati dalla NASA. I nuovi mondi, che si trovano a circa 600 anni-luce di distanza nella costellazione dell'Orione, sono stati scoperti usando il Telescopio Spaziale Hubble della NASA e il telescopio spaziale Kepler della NASA. I pianeti sono stati scoperti grazie al metodo del transito, in cui si osserva un pianeta che passa davanti alla sua stella madre, causando una lieve diminuzione della luminosità della stella. Questo metodo è stato utilizzato per scoprire la maggior parte dei pianeti esterni conosciuti finora.

I tre nuovi pianeti sono stati scoperti usando il metodo del transito. Il pianeta più grande, chiamato Kepler-90i, è un super-Terra roccioso con un diametro di 1,4 volte quello della Terra. Si trova a 2,5 milioni di miglia dalla sua stella madre, che è simile al Sole, ma è circa 30% più luminosa. Il secondo pianeta, chiamato Kepler-90ii, è un gigante gassoso con un diametro di 2,3 volte quello della Terra. Si trova a 4,7 milioni di miglia dalla sua stella madre e orbita molto vicino ad essa, completando un giro in soli 19,5 giorni. Il terzo pianeta, chiamato Kepler-90iii, è un super-Terra roccioso con un diametro di 1,2 volte quello della Terra. Si trova a 9,8 milioni di miglia dalla sua stella madre e orbita molto vicino ad essa, completando un giro in soli 72 giorni.

I pianeti scoperti da Orion, Kepler e TESS sono stati recentemente annunciati dalla NASA. I nuovi mondi, che si trovano a circa 600 anni-luce di distanza nella costellazione dell'Orione, sono stati scoperti usando il Telescopio Spaziale Hubble della NASA e il telescopio spaziale Kepler della NASA. I pianeti sono stati scoperti grazie al metodo del transito, in cui si osserva un pianeta che passa davanti alla sua stella madre, causando una lieve diminuzione della luminosità della stella. Questo metodo è stato utilizzato per scoprire la maggior parte dei pianeti esterni conosciuti finora.

I tre nuovi pianeti sono stati scoperti usando il metodo del transito. Il pianeta più grande, chiamato Kepler-90i, è un super-Terra roccioso con un diametro di 1,4 volte quello della Terra. Si trova a 2,5 milioni di miglia dalla sua stella madre, che è simile al Sole, ma è circa 30% più luminosa. Il secondo pianeta, chiamato Kepler-90ii, è un gigante gassoso con un diametro di 2,3 volte quello della Terra. Si trova a 4,7 milioni di miglia dalla sua stella madre e orbita molto vicino ad essa, completando un giro in soli 19,5 giorni. Il terzo pianeta, chiamato Kepler-90iii, è un super-Terra roccioso con un diametro di 1,2 volte quello della Terra. Si trova a 9,8 milioni di miglia dalla sua stella madre e orbita molto vicino ad essa, completando un giro in soli 72 giorni.

Come funzionano Orion, Kepler e TESS

I tre telescopi spaziali Orion, Kepler e TESS sono stati progettati per osservare il cielo alla ricerca di pianeti extrasolari. Orion è un telescopio che opera nell'infrarosso vicino, mentre Kepler e TESS sono telescopi a raggi X con sensibilità agli ultravioletti. I tre telescopi hanno diverse caratteristiche che li rendono adatti a diversi compiti. 

Orion è in grado di osservare la luce infrarossa vicina, che è la luce che viene emessa dagli oggetti caldi come le stelle. Kepler e TESS, d'altra parte, sono in grado di osservare la luce ultraviolette, che è la luce che viene emessa dagli oggetti molto caldi, come le stelle brillanti. I tre telescopi sono quindi adatti a osservare differenti tipi di oggetti celesti.

E' stato progettato per essere il successore del telescopio spaziale Hubble. Orion sarà in grado di osservare gli oggetti più deboli e distanti rispetto a Hubble. Inoltre, Orion sarà in grado di osservare la luce infrarossa vicina, che è la luce che viene emessa dagli oggetti caldi come le stelle. Kepler e TESS, d'altra parte, sono in grado di osservare la luce ultraviolette, che è la luce che viene emessa dagli oggetti molto caldi, come le stelle brillanti. I tre telescopi sono quindi adatti a osservare differenti tipi di oggetti celesti.

Kepler e TESS sono stati progettati per trovare pianeti extrasolari attraverso il metodo della transizione di luminosità. Questo metodo si basa sulla osservazione della variazione di luminosità di una stella dovuta al passaggio di un pianeta davanti ad essa (il cosiddetto "effetto di transito"). Kepler e TESS sono in grado di osservare la luce ultraviolette, che è la luce che viene emessa dagli oggetti molto caldi, come le stelle brillanti. I due telescopi sono quindi particolarmente adatti per la ricerca di pianeti extrasolari intorno alle stelle più luminose.

In conclusione, sì, è possibile che i telescopi Orion, Kepler e TESS trovino un pianeta abitabile. Gli scienziati stanno lavorando duramente per migliorare le nostre tecnologie di osservazione e ci sono molti pianeti ancora da scoprire. Siamo fiduciosi che, con il tempo, troveremo un pianeta che potrebbe essere la nostra nuova casa.

Ci sono molti telescopi che stanno cercando in tutto il cosmo e presto potremmo avere una risposta definitiva. Fino ad allora, possiamo solo continuare a sognare e fantasticare su quello che potremmo trovare.

Grazie per aver letto! Spero che questo articolo ti sia stato interessante.