L'identificazione personale attraverso le impronte digitali rappresenta una colonna portante delle indagini forensi. Da decenni, la distintività unica delle impronte digitali di ogni individuo è utilizzata per associare una persona a un luogo o a un oggetto. 

Studi recenti condotti presso la Columbia University, tuttavia, aprono la strada a nuove frontiere, svelando come l'Intelligenza Artificiale (AI) possa rilevare somiglianze nelle impronte provenienti da dita diverse della stessa persona.

La Singolarità delle Impronte Digitali

È stato a lungo accettato che ogni impronta digitale, persino tra gemelli identici, è unica. Ciò significa che gli esperti forensi si sono affidati all'ottenimento di impronte dalla medesima dita per collegare diversi casi. La sicurezza dei dispositivi elettronici, come gli smartphone, si basa anch'essa su questa assunzione di unicità.

Tecnologia AI e Rilevamento di Somiglianze

Un team di ingegneri sotto la guida del professor Hod Lipson ha sviluppato un sistema AI capace di trovare somiglianze tra le impronte digitali. I ricercatori hanno alimentato il sistema con coppie di impronte, alcune dalla stessa persona e altre da individui differenti. 

Dopo una breve fase di apprendimento, l'intelligenza artificiale ha dimostrato come impronte di dita differenti dello stesso individuo mostrassero affinità notevoli una volta analizzate secondo nuove prospettive.

L'Approccio Inedito dell'AI

Questo sistema ha messo in luce che alcune caratteristiche, come la curvatura delle creste, giocano un ruolo cruciale nella similitude delle impronte digitali. Sebbene i pattern generali fossero già noti agli esperti di impronte digitali, era la prima volta che un modello AI, precisamente una deep contrastive network, esplorava questi dati in una maniera tanto innovativa.

Scetticismo e Accettazione

Nonostante l'entusiasmo dei suoi creatori, il lavoro di ricerca è stato inizialmente respinto da una rivista forense di rilievo prima di essere pubblicato su Science Advances. 

Christophe Champod, professore di scienze forensi all'Università di Losanna, ha sottolineato che tali somiglianze erano già conosciute nella comunità scientifica, esprimendo perplessità sull'effettiva utilità del sistema nel campo forense. 

Champod ha evidenziato limitazioni specialmente in casi di impronte parziali o distorte.

Il Futuro dell'AI Nella Scienza Forense

Nonostante il dibattito, gli studi dimostrano come l'AI possa fornire intuizioni inaspettate, aprendo nuove possibilità di ricerca e sviluppo in ambito forense. La prospettiva di utilizzare queste tecnologie per migliorare l'accuratezza delle indagini potrebbe tradursi in una maggiore efficienza e in nuovi metodi di identificazione.

L'AI potrebbe infine non solo assistere gli esperti forensi nell’interpretazione delle impronte digitali, ma anche portare a un ripensamento delle pratiche standard nel campo dell'identificazione personale. 

Questo studio rappresenta quindi un passo significativo verso l'integrazione dell'intelligenza artificiale all'interno di un settore tradizionalmente governato da principi empirici.