L'origine del pesce d'aprile è stata storicamente fatta risalire all'antichità, con molteplici teorie che hanno cercato di spiegarne la nascita.
L'usanza di fare scherzi il 1° aprile esiste da secoli, anche se non esistono prove definitive della sua origine. È noto che questa data segna l'inizio dell'anno agricolo e il rinnovamento della natura, ed era tradizionalmente celebrata con scherzi.
Esistono varie teorie sul perché il 1° aprile sia stato scelto come giorno per scherzi e burle.
Gli studiosi hanno proposto di far risalire le origini del Pesce d'aprile a un'usanza fiorentina, secondo la quale il 1° aprile i "sempliciotti" venivano mandati a comprare il pesce che era disponibile solo in effigie. Inoltre, è stato suggerito che la giornata possa essere collegata a un decreto papale che proibiva ai cristiani di mangiare pesce il 1° aprile, giorno dedicato alla commemorazione di un miracolo avvenuto ad Aquileia. Una terza ipotesi collega la festività alla fuga di un principe lorenese che attraversò a nuoto la Meurthe durante il regno di re Luigi XIII.
L'umorismo e la spensieratezza sono attività comuni durante il periodo festivo.
Gli scherzi sono una pratica comune in occasione di feste come il Pesce d'aprile, il Carnevale, il Capodanno e Halloween. L'antropologo John Kezich ha suggerito che queste celebrazioni cristiane sono state adattate da precedenti feste pagane che segnavano l'inizio delle stagioni, come i solstizi d'inverno e d'estate e l'equinozio di primavera.
I Saturnalia erano una festa romana di rinnovamento e rigenerazione.
I Saturnalia erano la più nota di queste feste, che si tenevano dal 17 al 23 dicembre per venerare il dio Saturno, divinità associata al tempo, all'agricoltura e al rinnovamento. Durante i Saturnalia, le gerarchie sociali venivano ignorate e uno schiavo, scelto a caso, veniva nominato capo e indossava una maschera umoristica. I ricchi organizzavano banchetti in cui fungevano da servi per i loro schiavi, simboleggiando l'inversione dell'ordine naturale. Scherzi e costumi erano usati per rovesciare le norme e le convenzioni, in preparazione dell'anno successivo.