La startup belga Bar.on è riuscita a sviluppare la prima stampante molecolare di birra al mondo, che consente di creare diverse varietà nel giro di pochissimo tempo. Ciò è possibile grazie alla tecnologia utilizzata, che permette di catturare i composti naturali del sapore e dell'aroma della birra e di conservarli in piccole cartucce. Questi composti, mescolati con acqua ed etanolo, possono quindi essere utilizzati per ricreare la birra a livello molecolare. Questo progetto è stato realizzato grazie alle conoscenze del laboratorio del professor Kevin Verstrepen, docente di microbiologia molecolare all'Università Cattolica di Lovanio, che ha condotto ricerche sulla birra belga e sui suoi composti aromatici per oltre dieci anni.
La macchina per la produzione della birra è molto semplice da utilizzare: basta inserire le cartucce e premere i pulsanti. Grazie a questa tecnologia, è possibile sperimentare diverse combinazioni di sapori, ottenendo in pochi minuti una birra personalizzata con il grado di alcolicità desiderato. Inoltre, la stampante per birra One Tap di Bar.on consente di ridurre gli sprechi, minimizzando gli imballaggi e riducendo il consumo di acqua minerale. Infatti, per farla funzionare, è sufficiente utilizzare l'acqua del rubinetto. Grazie a queste funzionalità, la tecnologia di Bar.on permette anche di produrre birre analcoliche o ipocaloriche.
Secondo Dirk Standaert, cofondatore di Bar.on, la birra è composta per oltre il 90% di acqua, la stessa che si può trovare in qualsiasi rubinetto. Se si permette alle persone di creare la birra a livello molecolare con l'acqua del rubinetto, si può ridurre notevolmente l'uso di acqua minerale, l'impronta di CO2 e gli imballaggi. In definitiva, la tecnologia di Bar.on non solo consente di produrre birre personalizzate in modo rapido e semplice, ma contribuisce anche alla sostenibilità ambientale.